Trieste

Ho attraversato tutta la città.
Poi ho salita un’erta,
popolosa in principio, in là deserta,
chiusa da un muricciolo:
un cantuccio in cui solo
siedo; e mi pare che dove esso termina
termini la città.
Trieste ha una scontrosa
grazia. Se piace,
è come un ragazzaccio aspro e vorace,
con gli occhi azzurri e mani troppo grandi
per regalare un fiore;
come un amore
con gelosia.
Da quest’erta ogni chiesa, ogni sua via
scopro, se mena all’ingombrata spiaggia,
o alla collina cui, sulla sassosa
cima, una casa, l’ultima, s’aggrappa.
Intorno
circola ad ogni cosa
un’aria strana, un’aria tormentosa,
l’aria natia.

La mia città che in ogni parte è viva,
ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita
pensosa e schiva.

UMBERTO   SABA

Generalmente i miei tour iniziano dal Molo Audace che offre una vista incomparabile di Piazza dell’Unità d’Italia. Dopo averla raggiunta è il momento di fare un piccolo sforzo per raggiungere la sommità del Colle di San Giusto, facendo soste alla chiesa romanica di San Silvestro e a quella barocca di Santa Maria Maggiore.  Seguendo le tracce degli antichi romani, attraverseremo l’unica porta dell’antica cinta muraria nota come Arco di Riccardo per poi raggiungere il punto più alto del Colle, dal quale la vista spazia aperta sul mare e sul Carso. Girando lo sguardo verso il Castello di San Giusto e l’omonima Cattedrale, si intravvedono i resti di una basilica romana e l’Orto Lapidario. Ci avvieremo poi – finalmente in discesa! – verso il Teatro Romano per poi raggiungere il Canal Grande, cuore del Borgo Teresiano, che ospita la più grande chiesa cattolica di Trieste, Sant’Antonio Taumaturgo, e la splendida chiesa serbo ortodossa di San Spiridione. Il Canale è fiancheggiato da maestosi ed eleganti edifici in stile neoclassico del 18° e 19° secolo. Passeremo a salutare la statua in bronzo di James Joyce posizionata sul Ponte Rosso per concludere la passeggiata in piazza della Borsa, sulla quale si affacciano l’omonimo palazzo, la fontana di Nettuno, vari palazzi del periodo barocco, dell’Art Noveau e del razionalismo italiano, nonché un’originalissima meridiana.